MARCO PICCINNO

Ciao Marco, ti ho conosciuto in quella che, forse, è l’età più bella tra i banchi del liceo tra contorte declinazioni di verbi, interrogazioni da cui salvarsi, i mai troppo “stra-maledetti” autori greci e latini ma anche i primi amori (ma “quelle”, le ragazze, avevano occhi solo per te) e poi le feste organizzate e le risate più vere. Poi a renderci ancora più uniti è arrivato quello strano campo con un’area a semicerchio per giocare a quella specialità di cui, la maggior parte di noi, ignorava, fino a quel momento, anche lo stesso nome: pallamano. Io al centro con la mia taglia M (meno, meno, meno quasi una S) e tu a sinistra nella tua XXL segno di uno strapotere fisico che non aveva concorrenza tra i coetanei ginnasiali. E bastava la tua sola presenza per far sentire tutti noi imbattibili. Sono poi arrivati gli anni dell’Università, città diverse tu a Milano io a Lecce e li ho scoperto che la taglia del tuo cuore era ancora più grande di quella maglia con la scritta “Liceo Ginnasio Virgilio”. Hai messo a disposizione il tuo “quasi” bilocale da studente fuorisede per accogliere l’amico con madre e sorella a seguito perché potesse essere vicino al padre che da lì a poco si sarebbe dovuto operare. E’ un debito che non finirò mai di ripagare, un gesto che porterò sempre con me, che non scorderò mai come quelle scene di battaglia di un vecchio film in bianco e nero con il soldato, nella trincea, viso e corpo ricoperti dalla terra e una mano dall’alto a sollevarlo. Semmai ci dovesse essere un motivo che possa rendere meno acuto il dolore vorrei che questa mia breve testimonianza, come di tutti coloro che verranno a salutarti, possa confortare chi ti ha vissuto come figlio, compagno, padre, amico. P.S. per 5 anni, prima che la campanella suonasse la ricreazione un morso del mio panino spariva misteriosamente per poi riapparire magicamente tre fila di banchi in avanti tra le tue mani, beh ti ho “fregato” te ne avrei dato volontariamente la metà perché sei un mio amico.

Non ci sono parole per esprimere il dolore che proviamo in questo momento. Abbiamo passato momenti allegri e spensierati insieme, condiviso i successi, l'amicizia e la crescita delle nostre figlie. Vogliamo ricordarti sorridente, come quando ti fermavi in moto, anche per un semplice saluto, non appena ci vedevi in lontananza. Sarai sempre nei nostri cuori. Ciao Marco.